Alla scoperta della “Strada dei sapori”

Probabilmente poche altre realtà sono più attive nel varesino, e legate all’agricoltura e agli imprenditori rurali come la “Strada dei sapori”: in questa intervista, la sua storia e il suo scopo raccontati dalla presidente Angela Viola.

Nascita e obbiettivo

Signora Viola, ci può raccontare come è nata la sua associazione e per quale motivo?

La “strada dei sapori” è nata nel 2009, a seguito di un importante periodo di recessione economica durante la quale molte aziende furono costrette al fallimento. Si cercò pertanto di rivolgere uno sguardo più attento al territorio e alle sue bellezze naturali. In questo contesto siamo arrivati noi per occuparci di accoglienza e ospitalità, far sì che la gente si accorga della ricchezza paesaggistica a nostra disposizione e per creare un ponte tra agricoltori, allevatori e visitatori.”

Accoglienza e conoscienza

Cosa significa per voi accogliere?

Accogliere persone significa colmare una lacuna di conoscenza. Bisogna capire il luogo, la storia, le emozioni che trasmette, solo così si possono ottenere buoni risultati. Per il nostro lavoro, l’apertura e la passione sono indispensabili. Bisogna concepire l’accoglienza come inclusività, accettare le domande e dare risposte, fare sentire tutti i benvenuti ed essere il più disponibili possibile.”

L’evoluzione dell’associazione

Come si è evoluto il vostro progetto nel corso del tempo?

Inizialmente non godevamo di buona popolarità e la situazione si è mantenuta stabile fino al 2014, anno in cui divenni presidente. Attualmente godiamo di un ottimo rapporto di collaborazione con gli enti istituzionali e siamo in crescita per quanto riguarda il numero di associati. Per il momento sono presenti 107 nostre rappresentanze e lo consideriamo un buon risultato. Ovviamente non ci interessa affatto produrre un utile ma piuttosto migliorare la nostra attività più che altro attraverso i servizi, infatti non abbiamo fondi a sufficienza per edificare nuove strutture.”

Attività

In che cosa consistono le attività da voi proposte?
“Un modo semplice ed efficace che adottiamo per far interagire turisti e ambiente, è portare i visitatori in aziende tipiche della zona come caseifici allevamenti, incoraggiandoli a eseguire attività manuali non eccessivamente pesanti, come la raccolta dei frutti. Un’associata della strada dei sapori ha costruito un caseificio interamente composto di paglia pressata e legno, la paglia consente di mantenere la temperatura costante senza bisogno di riscaldamento e da un forte senso di unicità. Sul tetto di questo edificio vi è un prato dove pascolano le capre. Questo luogo viene fatto visitare da molti turisti che osservano anche la produzione del formaggio e riescono in questo modo ad avvicinarsi a un ambiente naturale troppo spesso dimenticato o sottovalutato.

“Strada dei sapori” ed eremo

Che rapporto avete con l’eremo di Santa Caterina?

La provincia dopo aver acquisito il sito dell’eremo decise di affidare il ristoro a un soggetto che poteva occuparsi di accogliere i turisti in sintonia con la sua volontà . La “Strada dei sapori” pertanto si occupa di gestire la struttura, ha rimesso a nuovo le stanze e cercato di dar vita a un ostello capace di svolgere le funzioni essenziali. Malgrado il fallimento di questo progetto (manca la sala di soggiorno) il luogo prende il nome di locanda e svolge comunque le funzioni per il quale è stato pensato, come fornire vitto e alloggio a studenti di istituti a noi affiliati. Gestiamo inoltre un bar e un punto informativo nel vicino comune di laveno mombello dal quale incoraggiamo a visitare l’eremo.”

Pubblicità e promozione

Come promuovete la vostra immagine?

Si cerca di dare molta importanza a internet e ai social, non più come un tempo, quando la carta stampata era l’opzione più usata senza che poi i volantini e i manifesti venissero tutti consegnati o affissi. Altro strumento utilizzato è la newsletter che viene regolarmente inviata ai collaboratori e soci. Organizziamo anche un tipo di pubblicità diretta a contatto con chi si incuriosisce sul nostro conto, si tratta di manifestazioni enogastronomiche alle quali partecipano molti ristoratori. Qui spesso arrivano molte persone dal Canton Ticino, che si cerca di contattare spedendo loro numerosi volantini con indicate le attività imminenti o delle infomazioni sull’associazione.”

Non ci resta che mandare un augurio di buona fortuna ad Angela Viola e ai suoi collaboratori, nella speranza che possano concretamente apportare miglioramenti alla esperienza turistica nella provincia e rendere nota tutta la storia e le meraviglie che qui abbondano.

 

Mirko Tessari, Simone Pupo, Marida Pontrandolfi, Paolo Ferrara

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