Le 4 meraviglie del FAI da non perdere!

 

Il nostro territorio è ricco di luoghi speciali, che tutto il mondo ci invidia.

Spesso però sono luoghi a cui viene dato poco valore e vengono spesso dimenticati.

Per questo, il FAI protegge anche nella nostra provincia “i luoghi del cuore”.

In questo articolo vi invitiamo a visitarli perché ogni luogo parla di noi, è il nostro specchio e conoscerlo e averne cura significa occuparci anche di noi stessi, della nostra stessa vita.

Tra i luoghi del cuore di cui vi vogliamo parlare oggi abbiamo pensato di iniziare con la Torre di Velate .

Si trova nell’omonima città, Velate, e la si nota subito grazie ai suoi 33 metri di altezza. E’ un’ affascinante e vistosa rovina del confine difensivo prealpino in epoca medievale, la torre si erge per ben cinque piani a testimonianza di un sito fortificato di importanza strategica, occupato fin dalla epoca longobarda. Una totale immersione nel Medioevo.

Successivamente andremo a vedere la Villa della Portabozzolo

La dimora risiede nel comune di Casalzuigno, nell’alto Varesotto. La villa, circondata da un enorme giardino e caratterizzato da diverse piante e fiori, è una fastosa residenza estiva nel Settecento, con una storia di una ricca famiglia Lombarda. Sarai immerso tra saloni affrescati in stile rococò e uno scenografico e monumentale giardino all’italiana.

La terza meraviglia tenuta dal FAI che andremo a visitare è il Monastero di Torba 

Il monastero si trova a Gornate Olona, località Torba, alle pendici dell’altura su cui si erge un parco archeologico dichiarato Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Un complesso monumentale longobardo immerso nella natura e raccolto attorno un’imponente torre con interni affrescati. E’ possibile svolgere una rilassante passeggiata nella natura circostante per poi immergersi nella cultura del complesso.

Come ultima “tappa” andremo nel quartiere di sant’Ambrogio a Varese,  verso la buffa antica pensilina del Tram

Un luogo che è testimonianza di un’epoca significativa per la città: il varesotto era meta di villeggiatura da un lato per la ricca borghesia milanese, che sceglieva le pendici del Sacro Monte e del Campo dei Fiori per costruire le proprie residenze di campagna, e dall’altro per i primi turisti inglesi, americani e tedeschi, attratti dalle guide che decantavano le bellezze delle località prealpine.

Per concludere il FAI ci tiene a farti vivere esperienze ancor più interessanti rispetto al normale.

Ad esempio è arrivata l’estate e i Beni del FAI allungano l’orario di apertura (per saperne di più vistate il loro sito web: https://www.fondoambiente.it/luoghi/rete-fai/delegazione-fai-di-varese), per offrire un’esperienza diversa: visitare i Beni del FAI fino a tarda sera, godendo di un’atmosfera speciale, di un tempo lento e di iniziative pensate appositamente per stare a contatto con la natura.

Come questo, tanti altri eventi che vanno oltre l’obiettivo di una sola visita culturale.

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