Tra arte e sapori sulle sponde del Lago Maggiore – Prima Tappa

Santa Caterina del Sasso: un ristoro per la mente e per i sensi: quando l’azzurro del lago e il verde delle nostre montagne vengono esaltati dai sapori della tradizione lombarda.

Quanta bellezza! Un piatto di prodotti locali, il lago, un antico eremo in parte dimenticato, una vista sul Lago Maggiore davvero impagabile: siamo giunti a Santa Caterina del Sasso a Leggiuno dove è possibile fare il pieno di gusto a 360 gradi per il palato, lo spirito e la mente.

Il Ristoro dell’Eremo
A quasi un anno dall’apertura, Il Ristoro dell’Eremo, locanda della Strada dei Sapori, continua ad offrire al turista un’ottima possibilità di degustazione di prodotti locali in una verde cornice di bellezza paesaggistica. Un paniere selezionato di salumi e formaggi dai gusti unici, sapori della tradizione in cui immergersi centellinando un calice di vino all’ombra del giardino, circondati dai profumi di erbe aromatiche e lavanda. Tra i prodotti offerti, asparagi di Cantello in agrodolce e in crema, selezione di vini e birre, farine per polenta e riso per risotti, ottima è la formaggella DOP del Luinese. Molti sono prodotti IGP e sono forniti da aziende locali.

La corte delle Cascine del Quicchio
Ed è da qui,dalla corte restaurata delle Cascine del Quicchio, che partiamo oggi, dopo una gustosa colazione. Torte fatte in casa, confettura di pere e zenzero, di zucca, pesche gialle e ciliegie allo sciroppo del Sasso Poiano e persino miele di apiculture locali, ma anche tè insaporito dalla menta selvatica i cui rigogliosi cespugli affiancano i tavolini all’aperto sono solo alcune delle squisitezze disponibili.

La passeggiata all’Eremo
La voglia di assaporare il paesaggio ci induce a rinunciare al comodo ascensore per percorrere la scalinata di ben 268 gradini per raggiungere l’Eremo di Santa Caterina. Ne vale la pena: curva dopo curva, tra scorci mozzafiato, in pochi minuti raggiungiamo la meta. Sazi in ogni senso, passando per l’antica area degli orti dove sorgevano il punto di ristoro e la limonaia, attraversiamo il Conventino Meridionale, la parte più antica del complesso dell’Eremo, caratterizzato da un portico a strapiombo sul lago. La “Danza Macabra”, con la sua falce, colpisce subito la nostra attenzione, ma presto la vista della Chiesa, con i suoi affreschi, ci rasserena.

Tra presente e futuro
“Quante cose sono cambiate – ci racconta la Dott.ssa Cristina Riva, Consigliere con delega alla Cultura per la Provincia di Varese – da quando per noi bambini di Leggiuno l’Eremo era dapprima meta di gite scolastiche e successivamente luogo di ritrovo di noi ragazzini che, come prova di coraggio, ci tuffavamo saltando dalle rocce del Buscasc”.

Tanti sono stati i cambiamenti positivi volti alla valorizzazione del luogo.
Ci piacerebbe che altri cambiamenti fossero possibili in un futuro non troppo lontano per consentire a un maggior numero di visitatori di fruire di tanta bellezza: aperture serali, navigazione verso il porticciolo sottostante anche dalla sponda lombarda, concerti, ritiri spirituali e attività con e per le scuole.

Quasi pronti a ripartire
Adesso pregustiamo la cena alla Locanda e un sonno ristoratore in una della 14 camere, essenziali ma accoglienti, disponibili presso il Ristoro dell’Eremo. Mentre contempliamo uno spettacolare tramonto con barche a vela in lontananza, pensiamo già alla nostra prossima meta: domani vi accompagneremo all’Isola Madre, ben visibile da qui, partendo dall’imbarcadero. Un altro luogo magico ci aspetta!

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